destionegiorno
Non sono un poeta classico, né sublime, scrivo liriche prosastiche riguardanti le vicende quotidiane, mi piace trattare argomenti inerenti alla vita in modo razionale ed in particolare parlare di donne. Ho scritto 6000 liriche, 60 libri, 7 poemi e moltissime canzoni. Scrivo dal 1947, dall’età di 12 ... (continua)
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Ci siamo conosciuti in biblioteca,
tra libri, appunti, sguardi compiacenti
e, poi, ballando stretti, in discoteca,
con... leggi...
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I celebri sigilli che il Signore
conserva nel Suo scrigno riservato
son sette ed avvalorano il timore
per un finale... leggi...
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Bussarono al mattino di buon’ora,
la ragazzina corse, aprì la porta
e si trovò dinnanzi una... leggi...
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“E’ morta sotto ai ferri! E’ colpa mia!
Non me lo posso proprio perdonare!
Ci ho messo l’esperienza e l’energia!
Non... leggi...
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La vita è una rincorsa mozzafiato,
Iddio ti assegna trentamila giorni
e, quando, questo tempo è terminato,
purtroppo, è... leggi...
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Mi trascinavo, ormai, da vari mesi
in uno stato psico- depressivo,
avevo, tutti i giorni, i nervi tesi
e l’animo deluso ed... leggi...
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Là, dove il ciel lambisce la grandezza
e dove un fiume tocca solo i lembi
di Cotanta Città, che noma Altezza
ogni popolo o razza e a Lei s’inchina,
io nacqui.
Il tempo della casta fanciullezza
fu triste, martoriato dalla guerra,
fin... leggi...
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Ho chiesto la licenza al mio Comune
per una attività particolare,
ovvero poter vendere alla gente
un vìvido... leggi...
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Guardanno in arto, in cima ar monumento,
m’accorsi che ‘n groppa der cavallo
Garibaldi ‘n c’era più, stava in... leggi...
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Non mi credete? Giuro che l'ho visto!
Aveva il saio ed un contegno fiero,
solenne, ed era proprio Gesù... leggi...
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L’età, ... ad una donna, non si chiede!
Non è corretto saper questa cosa,
perché l’età... leggi...
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Appena son tornato dal lavoro,
mia moglie con dolcezza femminile,
m’ha dato un bacio e ha detto: “Ciao tesoro! ”
e,... leggi...
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E’ l’otto marzo, festa della donna,
nell’aria c’è il profumo di mimosa,
nel sole c’è il calore della festa,
nel cuore c’è la gioia della vita.
Nell’animo gentile d’ogni donna
germoglia un seme che si chiama “Amore”.
Non... leggi...
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Non era né pittore, né scultore,
ma un Essere Divino, Superiore
e questo Genio, ovvero Dio- Signore,
nel paradiso inventò... leggi...
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A Pasqua sono andato all’ospedale
a visitare la mia ex amante,
ricoverata ... per un brutto male
e l’ho trovata in stato... leggi...
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Mi ritorna nei pensieri
quella scena maledetta,
avvenuta l’altro ieri
in quel tratto di borgata,
proprio a fianco all’autostrada,
dove tu m’hai trascinata!
Io mi sono rifiutata
di far sesso ... e ribellata!
Tu m’hai prima maltrattata,
poi,... leggi...
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Per colpa di uomini ingrati,
noi donne, viviamo nell’ombra,
ma siamo, dal tempo di Eva,
la luce che illumina il... leggi...
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“Disteso dentro un letto d’ospedale,
quell’angelo che io chiamavo “Mamma”,
un triste pomeriggio di novembre
socchiuse gli... leggi...
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sergio garbellini
S’innalzano nel cielo
le grida disperate
di uomini e di donne
che invocano la pace.
C’è sempre gente in fuga
che cerca un nuovo mondo
per vivere tra i popoli
che odiano la guerra.
E’ questo un mondo insano
legato al dio denaro,
laddove i grandi ricchi
si sentono immortali.
I poveri, purtroppo,
da sempre in maggioranza,
aspettano la manna
che cada giù dal cielo.
La fame è sofferenza,
è il punto di confine
tra l’egoismo innato
ed il rispetto umano.
La forbice impazzita
s’allarga a dismisura
tra il povero ed il ricco,
perché non c’è rispetto.
E’ inutile sperare
che cambi qualchecosa,
perché la razza umana
non sa cos’è l’amore.
Nei secoli passati
la Storia ha tramandato
che c’erano i patrizi
e i miseri plebei ...
E’ stato rinnovato
quest’arido contrasto
che poi di volta in volta,
purtroppo, s’è ingrandito!
Così di giorno in giorno
vediamo tanta gente
che accumula ricchezze
per vivere tranquilla.
Nel mentre il meno abbiente
trascina la sua vita
per giorni, mesi ed anni
soffrendo in modo atroce!
Io vivo in questo mondo,
ma lo ritengo infame,
perché c’è troppa gente
che muore per la fame!
I Cinque continenti
non son tutti uguali,
c’è il Continente nero
ch’è sempre stato il crisi!
C’è l’Asia benestante
che vive di lavoro,
l’America sappiamo
che naviga nell’oro!
L’Europa è il Continente
di popoli fratelli,
ma in fatto di finanze
diventano ribelli.
Ognuno tira l’acqua
da sempre al suo mulino
al fin di allontanare
la mano del destino.
Così procede il mondo,
ricchezze a tutto spiano
...e tanta gente muore
in modo disumano! |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge. |
«Siamo tutti fratelli, siamo tutti mortali, però ognuno difende il proprio orticello senza badare a chi soffre per la fame. Nel mondo ci sono popolazioni intere che vivono in una condizione disumana, senza acqua, senza cibo, senza le più elementari norme igieniche, la loro sopravvivenza è qualcosa di miracoloso che si ripete ogni giorno e nessuno fa nulla per migliorare la loro situazione che è diventata davvero drammatica. Le organizzazione sono limitate dalle spese eccessive, cercano di arrivare dovunque, ma il loro impegno non basta, serve l’aiuto di tutti. Ma nessuno muove un dito!» |
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Chissà se e quando si cambierà..., Sergio (Rita Stanzione)
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